8.12.06

Sragionamento


Il mio lavoro consiste nel portare roba da mangiare a casa della gente che ordina. Oggi mi districavo in un traffico allucinante con il mio motorino, quando ho cominciato a pensare ad un'alternativa valida per evitare gli ingorghi.
Dapprima ho pensato di usare un motorino volante, ma ho subito scartato l'idea: insomma, siamo concreti, dove la trovo una strada libera dove decollare e atterrare tutte le volte? E il vento, come faccio a prevederlo? La questione sarebbe stata troppo complessa e mi avrebbe fatto perdere un sacco di tempo.
Come seconda ipotesi, avevo pensato di usare il teletrasporto. Purtroppo, come tutti sappiamo, per utilizzarlo c'è bisogno di conoscere esattamente il posto in cui vogliamo andare, e saperlo evocare mentalmente. E se dovessi andare in un posto che non ho mai visitato? E in più, se nel posto in cui volessi materializzarmi ci fosse un autobus pieno di gente? Sarebbe un macello. E se mi sbagliassi e mi materializzassi in mezzo alla strada mentre sta passando un camion? Davvero troppo pericoloso. Inoltre sappiamo che il cibo teletrasportato subisce talvolta qualche cambiamento sgradevole. Anche questa possibilità era da scartare.
Come terza idea, ho pensato di riprendere in mano il vecchio disequalizzatore semaforico. Esso mi permetterebbe di scambiare il rosso con il verde quando ne ho bisogno, a patto ovviamente che poi il turno scambiato venga recuperato successivamente. Purtroppo nel mio caso i semafori non sono un grosso problema: quello che più mi spaventa è il fare slalom tra macchine ferme ed in movimento in spazi ristretti, evitando portiere che si aprono, motorini che tagliano la strada, vecchietti che si lanciano sotto le ruote...

Poi ad un certo punto il sole mi ha accecata, e per un pelo non ho stirato due omini in giacca e cravatta che per fortuna hanno avuto la prontezza di fare un salto indietro.